Cosa è l’Analisi Tecnica (Trading) – Uno dei metodi principali per chi vuole cominciare a fare trading online ed operare in maniera consapevole seguendo delle strategie di trading o le notizie del calendario economico abbinate all’analisi.
L’analisi tecnica, a differenza dell’analisi fondamentale, non ci permette di avere una idea di quale dovrebbe essere il giusto prezzo di un cross (indice, azione, valuta, materia prima), ma ci pemrette di capire come si sta muovendo il mercato durante un determinato timeframe, ovvero in un range di tempo da noi stabilito.
L’analisi tecnica ci permette però di vedere come i fattori emotivi influiscono all’interno dei mercati finanziari: le emozioni più forti che guidano i mercati sono sicuramente la paura e l’avidità: questi sentimenti sono sempre presenti nei mercati finanziari, sia nella domanda che nell’offerta.
Non dimenticare mai che i mercati finanziari sono fatti da esseri umani che spesso tendono a ripetere i loro comportamenti.
L’analisi tecnica ci può aiutare ad individuare i livelli di entrata e di uscita migliori, aiutandoci a minimizzare le perdite e massimizzare gli utili. In gergo tecnico si parla di risk reward, ovvero di rischio – beneficio: l’analisi tecnica ci aiuta infatti nel timing (se sapppiamo come fare una buona analisi tecnica chiaramente).
Un bravo analista tecnico riesce a stabilire degli obiettivi di prezzo per chiudere la posizione aperta e ad impostare (nel caso del trading forex) i giusti take profit (prendere i profitti) e gli stop loss (fermare le perdite).
Quando si opera su timeframe giornalieri (trading intraday / daily) o su timeframe inferiori al mese, è meglio utilizzare l’analisi tecnica (questi movimenti di mercato a volte non vengono percepiti dall’analisi fondamentale.
3 Regole dell’Analisi Tecnica
Ci sono tre presupposti teorici nel mondo dell’analisi tecnica, e dovresti tenerli bene a mente:
- I prezzi scontano tutto
- Il mercato si muove per trend
- La storia si ripete
I prezzi scontano tutto – Con questa affermazione si vuole racchiudere un concetto molto importante: all’interno del prezzo sono presenti tutte le informazioni che dovremmo avere, incluse le informazioni in possesso di un ristretto gruppo di persone.
Il mercato si muove per trend – Con questa affermazione si racchiude il secondo concetto fonamentale per chi vuole fare trading e sfruttare l’analisi tecnica: il mercato non si muove mai in modo casuale, ma segue delle tendenze, ovvero dei trend (ecco perchè si parla di trend rialzista e/o di trend ribassista). Il trend rimane fino a quando non ci sono dei chiari segnali di inversione o esaurimento. A tal proposito il bravo analista tecnico consiglia di cavalcare il trend e non avere la pretesa di acquistare ai minimi o vendere ai massimi.
La storia si ripete – Nei mercati finanziari, ad investire, ci sono le persone, esseri umani che, fondamentalmente, vogliono guadagnare ed hanno paura di perdere. Per questo motivo si muovono fra due grandi emozioni: la paura di perdere e l’entusiasmo di guadagnare. Analizzare delle serie storiche ci permette dunque di trovare dei patterns e delle figure che si ripetono e risolvono verso una direzione precisa.
Tipologie di grafici nell’analisi tecnica
All’interno dell’analisi tecnica è possibile usare tre tipologie di grafici differenti, ovvero:
Il Grafico lineare (noto come line chart): viene costruito unendo con una linea continua i prezzi di chiusura delle singole giornate di mercato. Il prezzo di chiusura è considerato quello più significativo perchè è il prezzo su cui il mercato converge a fine giornata.
Utilizzando questa tipologia di grafico inrealtà si perdono delle informazioni molto importanti, ovvero l’escursione giornaliera (prezzo massimo e prezzo minimo toccato) e la direzionalità (ovvero il livello di chiusura rispetto al livello di apertura). Viene utilizzato da chi vuole avere informazioni solo sul prezzo di chiusura.
Il Grafico a barre (noto come bar chart): mostra i prezzi dell’intera seduta di mercato e le barre verticali rappresentano l’escursione fra il minimo ed il massimo della giornata. Un segmento orizzontale sulla sinistra indica il prezzo di apertura, mentre un segmento orizzontale sulla destra il prezzo di chiusura.
In questo caso riusciamo ad avere maggiori informazioni sull’escursione giornaliera (è possibile impostarae vari timeframe che vanno dalla singola giornata al mese, alla settimana o ai timeframe molto brevi come 1 ora e cinque minuti).
Il Grafico a candele giapponesi (noto come Candlesticks) è sicuramente il grafico più utilizzato e si è molto diffuso negli ultimi anni, sebbene le sue origini siano davvero antichissime (questa tipologia di grafico veniva utilizzata dai commercianti giapponesi che prevedevano così le evoluzioni sul prezzo del riso).
Grazie al grafico a candele è possibile prendere in considerazione l’escursione fra il prezzo massimo ed il prezzo minimo, rappresentati dall’ampiezza di barre verticali. A differenza del grafico a barre, però, i prezzi di apertura e di chiusura vengono uniti da un rettangolo (il corpo della candela, ovvero “body”) che può essere più o meno lungo (nero o rosso quando il prezzo di chiusura è inferiore al prezzo di apertura e bianco o blu quando il prezzo di chiusura è superiore al prezzo di apertura). L’ombra della candela (ovvero la linea che sta sopra o sotto il corpo della candela) ci indica l’escursione di prezzo fatta dal cross che stiamo analizzando.
Più è lungo il corpo della candela e maggiore è la forza del movimento. Le linee sopra e/o sotto alle candele si chiamano ombre (shadows) e permettono di conoscere l’indecisione del mercato: se sono assenti possiamo considerare l’assenza di ombre come forte direzionalità del mercato.
A proposito del grafico a candele giapponesi, analizzando due o tre candele è possibile identificare dei pattern di movimento, molto utili per i traders.
Il Grafico a punto e figura (point & figure): utilizzato dagli analisti statunitensi ci aiuta ad individuare l’andamento dei titoli eliminando i piccoli movimenti che ne rendono difficile l’interpretazione.
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