Come Investire in Società non Quotate? WeAreStarting

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Ti piacerebbe investire in società non quotate ma non sai come fare? Ti piacerebbe sapere come investire in società non quotate acquistando quote ed azioni?

In quest’articolo ti spiegheremo come iniziare ad acquistare e vendere azioni e quote di società e dove conviene investire.

Come Investire in Società Non Quotate?

Quando una società è quotata su di un mercato regolamentato come la Borsa Italiana investirci diventa abbastanza semplice, ma quando il nostro oggetto del desiderio è una società non quotata come fare?

Un tempo si contattava direttamente l’imprenditore e ci si accordava con lui, oggi grazie alle piattaforme di Equity Crowdfunding questa tipologia di investimento è diventata accessibile a tutti, semplice e sicura.

In Italia esistono diversi portali web che permettono di investire in società non quotate, molti si focalizzano su Startup, altri ancora in marchi storici.

I portali selezionano le iniziative più promettenti in termini di crescita e le propongono ai propri utenti, che possono investire nelle società per un periodo di tempo limitato.

L’investimento consiste nell’acquistare parte delle quote (o numero di azioni) della società.

Se la società va bene la stessa distribuirà dividendi, se la società dovesse chiudere l’investimento andrà perso, ma c’è sempre una terza opzione: quella di vendere la quota acquistata sempre mediante queste piattaforme e ricavarne un guadagno.

Aziende Quotate e Non Quotate

Esistono davvero tante tipologie di società, le più diffuse sono sicuramente le S.r.l. (Società a Responsabilità Limitata) che rappresentano buona parte del contesto economico italiano.

Accanto a queste si trovano la S.p.A. (Società per Azioni), ovvero società S.r.l. che hanno deciso di trasformare il loro capitale sociale in azioni.

Le azioni sono parti del patrimonio aziendale che possono essere facilmente scambiate ed il cui valore varia di continuo.

Questo è quello che succede quando una S.p.A. si quota in un mercato regolamentato (come la Borsa Italiana) dove l’andamento degli scambi di queste azioni ne determina il prezzo e quindi il valore della stessa società.

Sia chiaro che non tutte le S.p.A. sono quotate su un mercato regolamentato: in questo caso la fluttuazione del prezzo della singola azione è più contenuta.

Procedure per investire su una società non quotata

A differenza delle aziende quotate, le società non quotate (S.r.l. o S.p.A. che siano) non si rivolgono ai mercati regolamentati, ma possono far ricorso al mercato di rischio reperendo il capitale presso il pubblico, senza necessariamente tentare la strada della quotazione in Borsa.

Di conseguenza, si diventa titolari di un pacchetto di quote di partecipazione al patrimonio aziendale.

Da qualche anno a questa parte, per facilitare questa pratica di investimento, sono nati i portali di Equity Crowdfunding.

Come iniziare ad investire in società non quotate?

Come si può allora iniziare ad investire in società non quotate e cosa ci si dovrebbe aspettare?

Per iniziare ad approcciarsi a questo mercato è possibile iscriversi ad una delle piattaforme oggi più attive, come WeAreStarting (di cui abbiamo parlato anche nella Recensione di WeAreStarting), portale attivo dal 2016 che offre possibilità di investimento di ogni tipo, da marchi storici, energie rinnovabili, startup.

Basta iscriversi (puoi usare uno dei bottoni presenti in quest’articolo) e visionare le proposte presenti sul portale, che è un mezzo e non ha alcun interesse nel promuovere società che non siano valide.

L’ideale è partire con piccoli investimenti nelle società che più ci piacciono e sondare l’andamento del mercato.

Dopo qualche tempo si può provare a vendere una delle partecipazioni acquistate e cercare di trarne un buon rendimento.

Investire in Aziende con forme di finanziamento non bancarie

Molte aziende, dopo la crisi del 2008, hanno deciso di non rivolgersi più al sistema bancario, che ha perso la fiducia di molti imprenditori ed altrettanti investitori.

Questo ha portato alla nascita, sfruttando la crescita della tecnologia e dei pagamenti online, di forme di finanziamento per le imprese alternative, tutte non bancarie, come i fondi di private equity, i mini-bond o il crowdfunding (equity e lending).

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