Crowdfunding 2021: Nuovo Regolamento E Crescita Del Mercato?

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Cerchi informazioni e dati aggiornati sul Crowdfunding? Insieme agli amici di WeAreStarting, noi di Finanza-Personale abbiamo deciso di fare il punto della situazione e parlare del nuovo regolamento e dell’andamento del mercato crowdfunding.

Se vuoi saperne di più dunque mettiti comodo e continua a leggere quest’articolo!

Crescita del Mercato del Crowdfunding

Dal primo report pubblicato nel 2016 dall’Osservatorio sul CrowdInvesting del Politecnico di Milano, in Italia, ad oggi, i portali di equity sono passati da 19 a 51 e da 5,6 milioni raccolti attraverso 19 campagne a 286,7 milioni di euro raccolti grazie a 588 campagne.

In data 30 Giugno 2021 risultavano autorizzati da Consob 51 portali per la raccolta di capitali online con un aumento di 9 portali rispetto all’anno scorso.

Gli ultimi 12 mesi hanno inoltre confermato e rafforzato la forte crescita del mercato in Italia.

I portali autorizzati da Consob hanno infatti generato un flusso di 127,6 milioni di euro da collocamenti di equity, di cui:

  • 34,3 milioni provenienti dai portali specializzati in operazioni imobiliari
  • 22,3 milioni da collocamenti di minibond

Fra le emittenti, le PMI guadagnano lentamente spazio, ma il mercato ancora è dominato dalle startup innovative (57% dei casi nell’ultimo anno).

La grande maggioranza attualmente opera in Lombardia, seguita da Lazio ed Emilia Romagna.

Nuovo Regolamento Crowdfunding 2021

A Ottobre 2020 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il Regolamento UE relativo ai fornitori europei di servizi di crowdfunding, che introduce importanti elementi di novità sia sul piano del regime di autorizzazione delle piattaforme che sul piano delle regole di condotta.

Il nuovo Regolamento inoltre consente l’operatività cross-border delle piattaforme in altri Paesi Europei.

Entrato in vigore a novembre 2021( salvo il regime transitorio di un anno per le piattaforme già operative), il nuovo regolamento permette finalmente di avere in Italia un unico quadro normativo per l’equity e per il lending.

Questo consentirà alle piattaforme sia di offrire tutta la gamma di investimenti possibili, sia l’opportunità di ridurre le barriere crossnazionali.

Altre misure introdotte dal Regolamento sono relative ai seguenti punti:

  • Anche le imprese diverse dalle PMI potranno raccogliere capitale di rischio
  • Non sarà più possibile per le piattaforme collocare quote di OICR (fondi)
  • Sarà necessario fornire all’investitore un documento informativo standardizzato
  • È prevista la possibilità di collocare minibond anche ad investitori retail

Inoltre:

  • La raccolta massima per ogni impresa sarà limitata a 5 milioni di euro nell’arco di un anno (il limite attuale era di 8 milioni di euro)
  • È prevista l’introduzione sia per l’equity che per il lending crowdfunding di una valutazione di “appropriatezza rafforzata” per i cosiddetti investitori “non sofisticati”, più approfondita rispetto a quanto accade oggi, con un limite massimo di investimento

Crowdfunding 2020: I Numeri Ufficiali

Il 2020 ha visto 209 progetti chiusi, toccando un record storico ed una crescita del 13,6% rispetto all’anno precedente.

Non sembra esserci stato dunque un effetto negativo legato alla pandemia Covid-19.

Il primo semestre del 2021 è andato molto bene con 102 progetti chiusi ed oltre 60 aperti al momento della realizzazione del 6° Report sul crowdinvesting italiano.

Il tasso di successo, misurato solo sulle campagne chiuse, è significativo (76,3%), ma negli ultimi 6 mesi ha superato il 90%.

Cosa è successo dopo la campagna di equity crowdfunding?

L’immagine seguente, riportata dal 6° Report italiano sul crowdinvesting del PoliMi, propone una “mappa” di cosa è successo dopo la campagna di equity crowdfunding delle 742 emittenti:

È interessante osservare come, tra queste, 511 hanno avuto successo al primo round e 53 (il 10%) sono riuscite a raccogliere capitale in successive campagne di equity crowdfunding.

WeAreStarting, portale di crowdinvesting nato nel 2012, permette di investire in Start Up e PMI che tipicamente operano in settori altamente remunerativi come i settori:

  • Hi-Tech
  • Biotech
  • Finanza
  • Fintech

Restringendo l’analisi alle società ospitate su questa piattaforma, sono già ben 8 quelle che hanno effettuato almeno una raccolta successiva tramite equity crowdfunding, con 3 emittenti che hanno già effettuato non solo la seconda ma anche la terza campagna di equity crowdfunding.

Le campagne che hanno realizzato solo un secondo round online sono:

  • Cover App (valutazione, al netto delle diluizioni, in crescita del +30%)
  • Fenice (+34%)
  • Pradella Sistemi (+21%)
  • Medicaltech (stabile)
  • Investinit (+29%)

Invece quelle che hanno realizzato anche un terzo round sono:

  • PrAliNa (+95%)
  • Infinityhub (+3.025%)
  • Locare (+638%)

Il dato nazionale indica che 6 su 511 hanno effettuato un aumento di capitale riservato.

A fine novembre 2021, sono 3 le società che hanno effettuato la propria prima raccolta su WeAreStarting e hanno poi effettuato aumenti di capitale solamente offline.

Di queste una ha mantenuto stabile la propria valutazione (Suqqo), una ha subito una riduzione della valutazione (Bio Investments), mentre tutte le altre hanno subito una crescita (Coffinardi & Delpanno Industries, che ha segnato un +155% al netto dell’effetto della diluizione).

Al 30 giugno 2021, dal report dell’Osservatorio risultavano 23 le operazioni straordinarie ed 11 casi di liquidazione/fallimento.

I dati di WeAreStarting includono 2 operazioni straordinarie ed un caso di liquidazione/fallimento.

Andando ad analizzare le due operazioni straordinarie, possiamo individuare un caso di acquisizione ad una valutazione inferiore rispetto a quella della raccolta ed un caso di fusione (On Charge) dove la valutazione è cresciuta del +440%.

Gli Investitori

L’Osservatorio dispone dei dati sulle persone fisiche e giuridiche che hanno investito in 456 campagne chiuse con esito positivo fino agli ultimi mesi del 2021.

In totale, il campione a disposizione è composto da 37.539 sottoscrizioni così suddivise: 35.028 da investitori persone fisiche e 2.511 effettuate da persone giuridiche.

L’importo medio della sottoscrizione perfezionata è pari a 3.641 € per le persone fisiche e 30.202 € per le persone giuridiche; entrambi i valori sono in aumento.

I Rendimenti

Guadagnare con l’equity crowdfunding è possibile e ci sono due opportunità:

  • Aspettare i dividendi annui delle società in cui si è investito (soldi che saranno percepiti sulla base di quanto investito e sulle politiche di ripartizione applicate dalle singole società)
  • Vendere le partecipazioni ad un prezzo che permetta di trarne un guadagno

Secondo il 6° Report sul crowdinvesting, un altro dato particolarmente interessante sull’andamento delle società finanziate evidenzia che solo due società protagoniste di almeno una campagna di equity crowdfunding in Italia abbiano già distribuito dividendi.

Una delle due è proprio un’offerente di WeArestarting: Fenice:

Non sono disponibili dati completi relativi alle compravendite aventi ad oggetto partecipazioni acquisite tramite equity crowdfunding a livello nazionale.

I dati noti sono probabilmente parziali, ma ci risultano compravendite di partecipazioni ad una valutazione superiore rispetto a quella della raccolta per il 24% delle offerenti ospitate su WeAreStarting.

Il mercato dell’equity crowdfunding è ancora molto giovane, motivo per il quale si confermano ancora rari non solo i casi di liquidazione/cessazione da una parte, ma anche i casi di exit e di distribuzione dei dividendi.

Appare invece più spesso disponibile l’opportunità di cedere piccole partecipazioni, magari con uno sconto rispetto a valutazioni di aumenti di capitale successivi, nonostante le difficoltà che molti investitori lamentano nell’identificazione di potenziali acquirenti.

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