Imposta di Registro Prima Casa: Quanto si Paga? Cosa c’è da sapere

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Imposta di Registro Prima Casa: Quanto si Paga? Cosa c’è da sapere – Comprare casa significa tener ben presenti alcuni fattori piuttosto importanti. Innanzitutto è necessario considerare il prezzo dell’acquisto, ma anche altre spese accessorie che sono legate al mutuo e non solo. Se si decide di acquistare casa tramite mutuo, bisogna tener presenti l’imposta di bollo, le spese notarili, la fase istruttoria in caso di polizze assicurative e così via.

Dall’anno 2016 sono entrate in vigore delle modifiche per chi decide di acquistare la prima casa, che permettono di poter ottenere riduzioni d’imposta, usufruendo del beneficio prima casa. Quali sono le imposte da versare? Andiamo per gradi!

All’acquisto della prima casa le tasse da pagare cambiano nel caso in cui, chi vende l’immobile, è un privato o un’impresa costruttrice. Le tasse da pagare, dunque, in base ai casi sono:

  • imposta di registro;
  • Iva;
  • imposta ipotecaria;
  • imposta catastale;
  • imposta di bollo;
  • tassa ipotecaria.

Nel caso di imposta di registro, viene applicata l’Iva in determinati casi, ovvero:

  • se parliamo di vendita di fabbricati abitativi destinati ad alloggi sociali e colui che vende desidera applicare l’Iva, segnandolo nell’atto notarile;
  • se l’impresa costruttrice sta vendendo entro i cinque anni dalla fine della costruzione. Nel caso in cui sia trascorso poco tempo, il venditore ha la possibilità di chiedere di assoggettare a Iva la vendita, annotando la sua scelta nell’atto notarile.

Parlando di mutuo, dunque, possiamo affermare che, in caso dell’acquisto di prima casa, bisogna tenere in considerazione alcuni fattori importanti, proprio come le spese del notaio, l’imposta di bollo e così via. La spesa istruttoria è la fase in cui l’istituto di credito applica degli atti, utili a determinare se il finanziamento può essere concesso al soggetto richiedente.

Questo tipo di processo, naturalmente, richiede delle spese necessarie che oscillano tra i 180 e i 300 euro. Dunque, non appena accertato il fatto che il mutuo può essere concesso al soggetto richiedente, il soggetto deve impegnarsi ogni mese a versare le rate stabilite dalla banca.

Nel momento in cui si acquista la prima casa, bisogna considerare anche il costo delle spese da versare alle altre figure professioniste, come il perito. In questo caso il costo è pari a 100 o 300 euro, ma si può arrivare anche molto semplicemente a 500 euro. Le spese notarili, invece, variano a seconda dell’atto stabilito, all’ente erogatore e all’importo dell’ipoteca.

Imposte legate al muto

L’imposta sostitutiva è dello 0,25% della somma che viene concessa, ma nel caso di finanziaria, il soggetto richiedente è tenuto a pagare l’imposta ipotecaria dal valore del 2% dell’importo di iscrizione ipotecaria. È necessario anche il versamento dell’imposta di registro che è pari allo 0,50%.

Spese assicurazione prima casa

Per l’acquisto della prima casa, inoltre, bisogna considerare anche il premio assicurativo da versare per la tutela dell’immobile acquistato. Viene richiesta obbligatoriamente l’assicurazione incendio, e il suo costo complessivo dipende dal valore della casa e dalla durata del mutuo.

L’assicurazione può essere attivata dalla banca erogatrice che andrà ad addebitarla nei costi di apertura in un’unica rata, ma anche tramite rateizzazione della cifra complessiva. Il più delle volte, può accadere che l’istituto erogatore inviti il richiedente del mutuo ad attivare anche l’assicurazione sulla vita.

Nel 2016 la Legge di Stabilità ha introdotto le agevolazioni prima casa. Nel caso in cui la cessione è imponibile ad Iva l’agevolazione richiede l’aliquota ridotta del 4%. Se non risulta imponibile ad Iva, l’agevolazione prevede la riduzione dell’imposta proporzionale di registro al 2%.

Cosa è l’Imposta di Registro Prima Casa?

L’acquisto della prima casa prevede degli impegni che tutti gli acquirenti devono obbligatoriamente rispettare, come la consulenza del notaio. Ma per l’acquisto della prima casa, bisogna anche eseguire l’atto notarile che va ad accertare l’acquisto e registrare l’avvenuta vendita.

Con l’Imposta di Registro, dunque, facciamo riferimento a un registro speciale, sul quale il professionista segna l’annotazione. Ci riferiamo anche a un’imposta che prende il nome di: imposta di registro Prima Casa, ossia un costo che viene applicato alla registrazione dell’atto di vendita.

Caratteristiche Imposta di Registro Prima Casa

Per quanto concerne l’acquisto della prima casa, la legge prevede delle agevolazioni interessanti per ogni acquirente. Infatti, nel caso in cui parliamo della compravendita di un immobile destinato a prima casa, ci sono delle condizioni favorevoli, come per esempio l’aliquota ridotta.

Tuttavia, per quanto riguarda l’aliquota ridotta, questa prevede delle variazioni in base alle Leggi Finanziarie vigenti. Quanto alle agevolazioni, queste prevedono detrazioni fiscali per il mutuo.

Registrazione

La registrazione relativa all’Imposta di Registro viene effettuata attraverso l’Ufficio del Registro di duplice copia dell’atto, delle quali una viene resa all’acquirente con la data e gli estremi della registrazione. Quanto ai contratti di locazioni e ad ulteriori atti relativi agli immobili è in vigore la procedura di registrazione telematica, con la quale viene sostituita la presentazione all’Ufficio.

Per quanto concerne la data di scadenza della registrazione, questa varia in base al tipo di atto stipulato. Prevedono registrazione obbligatoria:

  • atti scritti compiuti in Italia;
  • contratti verbali aventi per oggetto trasferimenti di azienda, di proprietà, di diritti reali e locazioni;
  • atti effettuati all’estero che presentino trasferimenti come quelli sopracitati.

La registrazione deve essere effettuata entro un termine fisso stabilito dalla legge, che solitamente è fissato in 20 giorni. Invece, per quanto riguarda i contratti di locazione e tutti gli atti relativi ai diritti sulle abitazioni, è possibile usufruire di 30 giorni. Quanto agli atti formati fuori dall’Italia, sono previsti 60 giorni.

La base su cui calcolare l’imposta di registro si costituisce dagli importi che vengono espressi nell’atto, con aliquota percentuale o in misura non variabile, in base alla tariffa prevista dalla normativa. Dunque, l’imposta applicata in misura proporzionale varia a seconda del contenuto dell’atto. Dal 1° gennaio 2014 è prevista un’aliquota ridotta al 2% per l’acquisto della prima casa e un’aliquota pari al 9% per contratto di locazione, trasferimento immobili fra privati e trasferimenti di immobili per la prima casa.

Imposta di Registro Case Successive alla Prima

Anche tu sogni di avere una seconda casa, magari al mare o in montagna, dove poterti rilassare il fine settimana? Tuttavia, devi sapere che anche per l’acquisto della seconda casa bisogna sostenere delle spese, che in alcuni casi sono persino superiori a quelle relative alla prima casa.

Prima di acquistare la seconda casa, allora devi farti delle domande. Quanto ti costerà il mutuo? Quali sono le tasse che devi sostenere? Andiamo a vedere nello specifico quali sono tutte le spese da sostenere per l’acquisto della seconda casa.

Mutuo

Se decidi di accendere un mutuo dovrai versare all’istituto di credito erogatore, gli interessi che sono molto più alti rispetto a quelli dell’acquisto della prima casa. Ti ricordo anche che, se hai già attivo il mutuo per la prima casa, difficilmente potrai ricevere il secondo.

Agenzia Immobiliare

Un’altra spesa da sostenere in caso di acquisto della seconda casa, sono proprio quelle relative all’agenzia immobiliare, che solitamente è pari al 4%. La cosa più importante che devi tener presente, consiste nel ricordarti di scegliere con estrema cura l’agenzia immobiliare per l’acquisto della casa.

Per l’acquisto della seconda casa, molte altre sono le spese da sostenere, come la parcella notarile, l’imposta al rogito e le tasse dopo l’acquisto. Per tal motivo valuta bene l’acquisto della seconda casa. Grazie a questi costi, inoltre, per te sarà più semplice acquistare la seconda casa.

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