Plusvalenza Immobiliare 2022: Tutte le Novità da Conoscere

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In questo articolo scopri tutto quello che c’è da sapere e le novità da conoscere sulla Plusvalenza Immobiliare 2022.

Cos’è la Plusvalenza Immobiliare?

La plusvalenza immobiliare è un argomento finanziario molto complesso e al tempo stesso fondamentale da conoscere per tutti coloro che intendono acquistare o vendere un immobile.

Una definizione semplificata può essere questa: realizzi una plusvalenza quando acquisti un immobile e riesci a venderlo a un prezzo maggiore.

Il guadagno ottenuto deve essere tassato dall’Agenzia delle Entrate.

Il TUIR (Testo Unico delle Imposte sui redditi), con gli articoli n.67 e 68, regola la tassazione delle plusvalenze sugli immobili.

Come ogni anno, anche per questo 2022 ci sono alcune novità da conoscere prima di acquistare un immobile da vendere in un secondo momento.

In questo articolo vedremo che cos’è e come funziona la plusvalenza immobiliare, quali sono le novità relative alla tassazione e come si svolge.

Che cos’è e come funziona la plusvalenza immobiliare

La plusvalenza immobiliare è un guadagno che si ottiene mediante la vendita di un bene immobile, che sia un terreno, una casa, una villa o anche un intero edificio.

Se acquisti una casa a 200.000 euro e riesci a venderla successivamente a 230.000euro, hai ottenuto un guadagno di 30.000 euro.

Si parla di plusvalenza quando il fine speculativo è chiaro e l’immobile è stato venduto entro 5 anni dall’acquisto.

Viceversa, quando la vendita avviene oltre i 5 anni dall’acquisto dell’immobile non sussiste la speculazione.

Secondo la legge, la plusvalenza è esentasse quando la vendita di un immobile riguarda la prima casa, viene effettuata a meno di 5 anni dall’acquisto e il venditore ci ha abitato per più della metà del tempo.

Viceversa, se si tratta di una seconda casa il guadagno va tassato.

Come funziona la tassazione della plusvalenza

La plusvalenza rappresenta un guadagno da tassare perché, per lo Stato, si tratta di una speculazione e il guadagno ottenuto rientra tra i redditi diversi.

La tassazione non sempre viene svolta applicando l’aliquota IRPEF, ma può essere applicata anche un’imposta sostitutiva del 20%.

Riallacciandoci all’esempio iniziale: hai venduto la tua abitazione e hai ottenuto un guadagno di 30.000 euro.

Devi pagare il 20% di 30.000 come tassazione sostitutiva e, di conseguenza, versare 6.000 euro all’Agenzia delle Entrate.

La tassazione plusvalenza immobiliare 2022, però, rende possibile usufruire delle aliquote IRPEF che variano dal 23% al 43%, in base al reddito.

L’imposta sostitutiva fissa, da pagare al notaio è al 26%.

Calcolo plusvalenza immobiliare 2022

Per effettuare il calcolo della plusvalenza immobiliare bisogna sommare al costo d’acquisto dell’immobile tutte le spese detraibili e sottrarre la somma totale al prezzo di rivendita.

Sulla differenza ottenuta è possibile applicare le aliquote di tassazione, in base a come si effettua il pagamento, se sotto forma di IRPEF o d’imposta sostitutiva.

Le spese detraibili per il calcolo della plusvalenza sono: l’imposta di registro, l’onorario del notaio, l’eventuale provvigione dell’agenzia, i costi sostenuti per la liberazione dell’immobile da ipoteche, trascrizioni e così via, i costi per le spese di ristrutturazione di tipo aumentativo, l’imposta sostitutiva del mutuo e le spese straordinarie.

Ecco un breve esempio che potrebbe semplificare il tuo calcolo della plusvalenza:

Rivendi un immobile entro i 5 anni dal suo acquisto, ad un costo di 160.000€ e generi una plusvalenza di 26.280€.

In questo caso, se il tuo reddito complessivo è inferiore ai 15.000€ annuali, puoi usufruire dell’aliquota IRPEF pari al 23% e pagare solo 6.044,40€ di tassazione in dichiarazione dei redditi.

In alternativa, con l’aliquota sostitutiva al 26% dovrai versare circa 8.832,80€ all’Agenzia delle Entrate. 

Si consiglia di chiedere sempre il consiglio di un professionista che può aiutarti durante il versamento della tassazione e la scelta del metodo più opportuno.

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